Luciano era solito definirsi un gitano
Gran chiassone, pochi fronzoli, ma con un gran cuore in mano
Decantava con amore al suo museo la cyclette della Principessa Sissi
Scorrazzava per le sue cupe valli solo con gli scatti fissi
Ma lui sapeva renderle verdi con i suoi ghigni
Sul suo viso rugato portava del ciclismo eroico i segni
Un po’ il papà di tutti noi amanti delle bici eroiche
La nostra bandiera su strade bianche magiche
Non so, a me ricorda il traguardo finale della vita di Ottavio
E forse ora noi, suoi figli eroici siamo giunti ad un bivio
Mollare tutto come non fosse esistito mai nulla, un senso di impotenza
Farci forza e continuare con la sua grinta e conoscenza
Sappiamo tutti la risposta al dilemma
Luciano indimenticabile, sul nostro petto fiero ci sarà la tua gemma
Ellesse