Il sorriso beffardo di un giovane ventisettenne ha salutato per alcune settimane chi transitava su viale dei Campionissimi a Novi Ligure.
Il nitido primo piano di tre metri ha mostrato un Girardengo che gli attuali novesi non avevano mai visto.
Particolare di una foto scattata durante il riposo di una delle tante gare corse e vinte, al Vel d’Hiv di Parigi.
Posto davanti a un museo a lui dedicato, che ha tanto bisogno di ritrovare ragione di esistere.
In questa abusata ma ancora magnifica terra tra Piemonte e Liguria che trasuda olio da catena, la N.U.V.I. ha riportato nuovi stimoli e nuovo orgoglio agli appassionati del glorioso ciclismo che fu.
Dopo l’omaggio a Giovanni Brunero del 2022, quest’anno la N.U.V.I. ha infatti ricordato sua maestà Costante Girardengo nella sua Novi Ligure, a 130 anni dalla nascita e a 100 anni dal secondo vittorioso Giro d’Italia che lo consacrò definitivamente.
Corridore della terza generazione italiana, dopo quella di Tomaselli e dopo quella di Gerbi che fu il primo vero idolo delle folle, Girardengo fu il primo vero “Campionissimo”, grazie all’impressionante numero di vittorie: 106 corse su strada e ben 965 su pista.
Fu campione italiano professionisti ininterrottamente dal 1913 al 1925 (nove affermazioni con campionati su più prove), si aggiudicò tra l’altro sei Milano-Sanremo (ma dovrebbero essere sette…), cinque XX Settembre, cinque Milano-Modena, tre Giri di Lombardia…
Due furono i Giri d’Italia vinti, nel 1919 dominando la classifica generale dalla prima all’ultima tappa, e nel 1923, con un totale di ben trenta tappe.
Nel 1914 vinse la più lunga del Giro di tutti i tempi: la Lucca-Roma di 430 km.
La sua vittoria su strada più cara l’ottenne però a Parigi nel “Gran Premio Wolber” del 1924, un campionato del mondo a tutti gli effetti anche se non ancora ufficiale, dove trionfò riuscendo a sconfiggere, a casa loro, i fratelli Pélissier grazie alla sua forza e alla sua astuzia. Tre anni dopo partecipò a 34 anni, al mondiale ufficializzato finendo al posto d’onore dietro al ben più giovane Binda.
Dopo alcuni mesi di intenso lavoro, questa due giorni della N.U.V.I. ha ricordato ai Novesi e a tutti gli appassionati accorsi al museo dei Campionissimi, questo piccolo uomo e questo grande campione, un tempo conosciuto e osannato in tutto il mondo.
L’ha fatto grazie al numeroso e prezioso materiale riunito: gli stessi modelli di biciclette delle varie marche utilizzate e appartenenti ai soci e agli amici, le relative maglie originali o fedelmente riprodotte, e i vari premi e trofei messi a disposizione da Michela Moretti Girardengo e la sua famiglia, per il piacere dei visitatori.
Giornalisti capeggiati da Claudio Gregori, ne hanno poi narrato le gesta e un curioso film del 1919 scovato ad Amsterdam ha esaltato la popolarità del personaggio.
Attorno a lui, sono stati ricordati 4 dei suoi gregari, tutti figli della stessa terra, per ognuno di loro è stato realizzato un pannello descrittivo, con le immagini e testi che ne documentavano vita e attività: il fido Antonio Negrini di Molare, Luigi Giacobbe di Bosco Marengo, Pietro Fossati di Novi e Angelo Rinaldi di Silvano d’Orba.
Attraverso queste caratteristiche località, un motivato gruppo di velocipedisti su scintillanti mezzi anni ’20, si è lanciato alla domenica lungo un severo percorso di 115 km, immergendosi dapprima su storiche e pianeggianti strade bianche, e poi inerpicandosi sulle note colline dagli infiniti vigneti pettinati.
Tra i pochi “giroruota” e le tante erte dai castelli dominanti, ha fatto poi rientro in picchiata a Novi soddisfatto e certo di avere reso omaggio nel migliore dei modi al compagno Costante, dopo averne condiviso le stesse strade, la stessa fatica e le stesse sensazioni.
Un grazie a chi ci ha supportato, nell’iniziativa:
FAMIGLIA GIRARDENGO
COMUNE DI NOVI LIGURE
COMUNE DI CASSANO SPINOLA
FONDAZIONE CINETECA DI BOLOGNA
MARINO VIGNA ex campione olimpico
CHIARA VIGNOLA Direttrice Museo dei Campionissimi
ROBERTO GEMME Presidente Consulta Sportiva di Novi
CLAUDIO GREGORI scrittore
LUCIANO ASBORNO giornalista
FRANCO BOCCA giornalista
FRANCO JOSTI giornalista
Info percorsi:
NICO BONARIA
FABRIZIO FRACASSI
ANSELMO GERA
Biciclette/maglie/ fotografie/materiale cartaceo:
BNF/GALLICA
MUSEO DELLA BICICLETTA DI COSSERIA
GABRIELE BOCCHI
NATALE BOLGE’
MARCO BOLLE
GIAMPAOLO BOVONE
MAURIZIO CAVALLERI
CHRISTIAN CAPPELLETTO
PAOLO CAVAZZUTI
GIULIA CHIARI
FAUSTO DELMONTE
ALBERTO GANDINI
GIUSEPPE MAIA
ENZO MANFRE’
GIANNI MARIOTTI
MARCO MARZIALI
LUCIANO MORETTO
ENRICO MORVILLO
RENZO RINALDI
DAVIDE SEGALINI
CHRISTOPH SPUTH
PAOLO STERPI
Premi:
FAUSTO BARATELLA ciclista in miniatura
MINO PARODI opere pittoriche
Grazie a tutto lo staff della NOVA UNIONE VELOCIPEDISTICA ITALIANA che ha partecipato.
Un GRAZIE particolare e di cuore, al socio e amico DIEGO MARANETTO che ci ha supportati in ogni modo, massima espressione della migliore ospitalità Novese, appassionata e disinteressata.
E a MASSIMO SUBBRERO Sindaco di Pasturana che senza conoscerci, ci dato le chiavi della bella struttura comunale definita “Punto tappa” realizzata appositamente per essere un sostegno a tante attività.
Fotografie di:
FAUSTO DELMONTE, TIZIANA FONTANA, ELISA ROMANO, TIZIANA SALOMONI, WILLIAM SALVIOLI, GIANFRANCO TAGLIAVINI, PAOLO TOSI
La Mostra interna al Museo dei Campionissimi con i cimeli della famiglia Girardengo ed esposizione maglie e biciclette di soci e amici della NUVI
Gli esterni del Museo allestito con biciclette di soci e amici della NUVI
La pedalata di sabato 22 aprile verso il cimitero di Cassano Spinola dove riposa Costante Girardengo con previa punzonatura in Piazza Delle Piane a Novi Ligure
La conferenza di sabato 22 aprile nella sala conferenze del Museo condotta da Carlo Delfino con premiazioni, interventi e la proiezione del film “Sansone e la ladra di atleti” con Girardengo attore.
La pedalata di domenica 23 aprile con partenza e arrivo a Novi Ligure ammirando anche con fatica le strade di Girardengo e dei suoi gregari.