Molto caldo in questa giornata di metà luglio,100 anni dopo la bella vittoria di Gordini al Giro dell’Emilia.
La stessa metà luglio di tanti Tour, e chissà quanto caldo c’era anche in Francia, dove il ragazzone romagnolo si meritò diverse volte nome, foto e pure la pubblicità sulle gialle pagine de L’AUTO e su quelle ingiallite di MIROIR DES SPORTS.
Oggi come allora, con gli stessi mezzi dai rapporti arcigni e le stesse maglie in lana che da regolamento non si potevano togliere, la NUVI ha percorso le belle strade del gigante di Budrio che dai drittoni pianeggianti circondati dai frutteti, arrivano sulle rampe collinari serpeggiando tra i pettinati vigneti e i maestosi “calènc” incorniciati dalle ginestre.
A quante fontane si sarà dissetato Michele? E da quante “mastèle” francesi avrà alzato un mestolo per rinfrescarsi la testa?
Sotto l’ombra di una secolare quercia le cui profonde radici resistono al caldo e al passare delle stagioni e dei ciclisti, stappiamo una bottiglia di spumeggiante “Burson”, e brindiamo a Bucàza, romagnolo D.O.C. come questo vino: semplice, schietto e genuino.
Ringraziamo i partecipanti e soprattutto le famiglie Zauli per il grande supporto nell’organizzazione e per i ristori.