La Milano Torino è la corsa più antica di ogni tempo. La prima edizione del 1876 per grand-bi fu vinta da Paolo Magretti. Sospesa per circa venti anni e poi disputata dal 1903 con qualche sporadica interruzione, è la corsa dove esplose la leggenda del Diavolo Rosso, ma ancor di più è la corsa di Girardengo che si aggiudicò ben cinque edizioni: 1914-“15-“19-“20-e “23. Come tale vogliamo ricordarla.
1914: vittoria in volata di un giovanissimo Girardengo su Giuseppe Azzini e Durando. 253 chilometri sotto la pioggia a 26 di media
1915: Dopo aver lasciato la Maino, Girardengo si accasa alla Bianchi. Il D.S. Cavedini stravede per lui. La corsa si disputa il 25 aprile. La selezione la fa Aimo sulla salita di Mosso. Entrano nello stadio in cinque e Giradengo non ha difficoltà a superare Roncon, Bordin, Corlaita e un esausto Bartolomeo Aimo
1919: Ancora una volata vincente su Oliveri, azzini, Belloni e Gremo
1920: Girardengo che è passato alla Stucchi già dall’anno prima liquida Belloni sempre più eterno secondo. La corsa nonostante la distanza si rivela di anno in anno sempre più facile e il “Gira” con il suo spunto veloce non ha difficoltà ad imporsi
1923: Girardengo fa cinquina. Passano gli anni e aumentano i rivali tra i quali spicca il ciriacese Brunero, un corridore che non teme la salita. Si corre il 15 aprile e anche quest’anno non manca la pioggia. Sulla salita di Mosso santa Maria allungano Brunero Aimo e Girardengo. In pianura ritornavano davanti anche Belloni e Trentarossi. A Ivrea Il “Gira” forzava e attaccati alla sua ruota restavano i soli Aimo e Brunero. Verso Castellamonte cedeva pure Aimo e Brunero, sfortunatissimo, rompeva un pedale. L’”Omino di Novi” innestava la quarta e andava in fuga solitaria che lo portava dopo 70 chilometri al Motovelodromo con 7’ e 30” su Belloni, Brunero e Aimo